Presentazione delle mappe di pericolosità e di rischio alluvionale


Attuazione della direttiva alluvioni - 2007/60/CE
Presentazione delle mappe di pericolosità e di rischio alluvionale

La Direttiva 2007/60/CE, cosiddetta Alluvioni, recepita con D.lgs. 49/2010, come noto, ha voluto porre l’accento sulle conseguenze negative per la salute umana, per il territorio, per i beni, per l’ambiente, per il patrimonio culturale e per le attività economiche e sociali, derivanti dalle alluvioni.
Tale Direttiva prevede che entro il 2015 le Autorità di Bacino distrettuali redigano i Piani di gestione del rischio di alluvioni. Nell’ambito di questi piani dovranno essere affrontati, a scala di distretto idrografico, tutti gli aspetti legati ai fenomeni alluvionali, definendo, in particolare, il quadro della pericolosità e del rischio, gli interventi (strutturali e non) da attuare sul territorio per la riduzione del rischio, nonché le misure per la gestione delle emergenze da rischio idraulico ai fini di protezione civile, aspetto quest’ultimo di competenza delle Regioni.
A seguito della recente (23 dicembre scorso), presa d’atto da parte del Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino del Po delle mappe di pericolosità e delle mappe di rischio, e a seguito di una successiva attività di verifica delle mappe con lo stato della pianificazione locale vigente da parte degli uffici regionali competenti, si sta avviando il processo di partecipazione e di consultazione pubblica aperta alle pubbliche amministrazioni attraverso incontri tecnici, secondo il seguente calendario:

Alessandria: 7 maggio 2014 -
Vercelli: 16 maggio 2014 -
Cuneo: 22 maggio 2014 -
Verbania: 29 maggio 2014 –

Si informano le Amministrazioni che le mappe di pericolosità e di rischio alluvionale sono disponibili in rete.
Le eventuali osservazioni potranno essere presentate, attraverso l'apposito modulo, entro il 15 luglio 2014
tramite invio per posta elettronica certificata all’indirizzo difesasuolo@cert.regione.piemonte.it.

Seminario conclusivo: 11 giugno 2014 - Torino
Centro Incontri della Regione Piemonte – Corso Stati Uniti, 23
È gradita altresì la partecipazione degli iscritti agli Ordini professionali al Seminario conclusivo dell’11 giugno 2014, per il quale è gradita l'iscrizione.

Per ulteriori informazioni:
Settore Pianificazione Difesa del Suolo, Difesa Assetto Idrogeologico e Dighe
tel. 011-432.1403 | fax 011-432.5801 /011-6687758
Mail: difesasuolo@regione.piemonte.it

L'ORDINE REGIONALE DEI GEOLOGI PERCHE'' NON HA RITENUTO NECESSARIO DIFFONDERE LA NOTIZIA TRA GLI ISCRITTI o non lo ha saputo in maniera ufficiale.
#Sonoarrabbiato Non so ancora con chi.

Massimo Trossero
La pericolosità alluvionale è pane quotidiano del geologo italiano.

PETIZIONE avviata su certezza pagamenti per i professionisti

 Certezza pagamenti per i professionisti: l’intervista ai promotori della petizione nazionale tratta da ediltecnico link ad articolo originale


Vi invito a firmare questa petizione e a diffonderla (M.T.).
http://certezzapagamenti.altervista.org/


Certezza pagamenti e dignità della professione tecnica: con questi due obiettivi è partita sul web una petizione a cui sono chiamati ad aderire tutti i professionisti d’Italia, per fare sentire la propria voce e lanciare un appello al mondo politico sulla situazione in cui si trovano costretti a lavorare architetti, ingegneri, geometri, geologi e periti industriali.
Promotori dell’iniziativa: l’arch. Vincenzo Perrone, docente di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università Federico II di Napoli, il presidente del FNAILP Pasquale Giugliano, l’arch. Michele Di Giovanni e gli ingegneriMichele Privitera, Raffaella Forgione e Luigi Iannone.

Ecco cosa hanno detto a ediltecnico

Mauro Ferrarini. Intanto vorrei sapere come è nata questa iniziativa. È stato il frutto di un incontro “fortuito”, da chi è partita l’idea e quando avete deciso di realizzare la petizione?
Risposta. L’iniziativa, che riguarda la riforma delle professioni e la certezza dei pagamenti, è solo una tra le tante che sarebbero necessarie per migliorare le condizioni di lavoro della categoria.
I social network consentono a un gran numero di persone di partecipare a un dibattito che probabilmente in passato rimaneva in contesti più ristretti: per esempio uno dei primi commenti che abbiamo ricevuto sul blog è di uno dei componenti di un Ordine Architetti, che afferma di avere fatto una proposta simile in occasione di un’assemblea nazionale del CNA, ma nulla è uscito da quel contesto.
Viceversa le idee che si scambiano in rete vengono conosciute ed eventualmente condivise da un grandissimo numero di persone, e possono trasformarsi in un’azione concreta come quella della raccolta delle firme per una petizione. Quindi direi che non c’è stato un incontro “fortuito”, ma un aggregarsi di professionisti che condividono le stesse soluzioni per migliorare le condizioni della professione.
MF. Avete avuto, a oggi, qualche risposta? Dal mondo politico o anche dal mondo professionale degli ordini?
Risposta. Non abbiamo ancora avuto contatti con il mondo politico, che dal canto suo ha dimostrato fino ad oggi di avere legiferato in materia di professioni con assoluta inconsapevolezza. Abbiamo fatto conoscere l’iniziativa ai componenti di alcuni Ordini professionali che hanno apprezzato l’iniziativa e stanno valutando i modi ed i tempi per supportarla.
MF. Cosa vi aspettate, sia come promotori che come professionisti, che gli Ordini facciano per questa situazione? Come giudicate oggi l’operato del mondo professionale e dei suoi rappresentanti?
Risposta. La funzione degli ordini professionali è principalmente quella di tutela della committenza nei rapporti con i professionisti.
Spesso, erroneamente, si vogliono attribuire agli ordini le funzioni di un “sindacato” di professionisti, che in realtà non hanno. Quindi ci aspettiamo dagli Ordini principalmente un supporto nella diffusione della petizione; chiaramente i consiglieri hanno la possibilità di portare le istanze della categoria in sedi non immediatamente raggiungibili dal singolo professionista, quindi un contributo diretto degli Ordini potrebbe scaturire effetti in tempi più rapidi.
MF. Nella petizione si legge che dopo alcuni mesi dall’entrata in vigore delle leggi sulla riforma delle professioni ordinistiche si assiste a una “pericolosa deregolamentazione e a un peggioramento drammatico delle condizioni di lavoro dei professionisti”. Ci può fornire qualche esempio per capire meglio la situazione in cui si trovano ad operare i tecnici?
Risposta. È necessaria una premessa di carattere numerico: in Italia i Professionisti Ingegneri e Architetti dell’area tecnica sono in rapporto di 1 ogni 400 persone, il 40% dei tecnici europei è Italiano (fonte CRESME). Il chiaro vantaggio competitivo rispetto al resto del Mondo e d’Europa diventa, in Italia, uno svantaggio a causa dell’eccesso di norme che confondono le competenze,drogando il mercato delle professioni con un’offerta smisurata e difficile da valutare per chi non riesce a distinguere preparazione e competenze.
Ora, se sulle merci è normale che una maggiore offerta sul mercato comporti una riduzione del prezzo, cosa accade imponendo lo stesso principio al “mercato libero delle professioni”?
MF. Ve lo chiedo io: che succede?
Risposta. Si sa che un’azienda per stare sul mercato riduce drasticamente il prezzo di vendita del suo prodotto ed anche la qualità. Questo principio non può essere applicato alle prestazioni professionali, perché la qualità deve rimanere sempre la stessa.
Il peggioramento drammatico delle condizioni di lavoro dei professionisti dipende da una serie di concause: innanzi tutto l’abolizione delle tariffe minime, che ha portato a una concorrenza basata sul prezzo e non sulla qualità delle prestazioni. I prezzi che vengono praticati sono spesso al di sotto di una soglia di anomalia, e disorientano la committenza che, ad esempio, non capisce perché qualcuno si propone per fare una certificazione energetica a 40 euro, e un altro professionista fa un prezzo 20 volte maggiore.
A questo bisogna aggiungere che la percentuale di insoluto, ovvero di compensi che il Professionista non riesce a incassare per inadempienza del committente, è aumentata a in modo inaccettabile, considerando che contemporaneamente sono aumentati i contributi previdenziali, l’età pensionabile, i costi per l’assicurazione professionale obbligatoria, i costi per la formazione obbligatoria.
Da una simulazione di massima, si può evincere che a fronte di un fatturato mensile di 3.600 euro lordi un professionista riesce ad avere un netto di 1.000 euro; ma questo a condizione che riesca ad avere una percentuale di insoluto inferiore al 25%. Se la percentuale di insoluto va oltre il professionista diventa un evasore, perchè non avrà nemmeno la liquidità per pagare le tasse. È chiaro a tutti che la pressione fiscale è diventata insostenibile. Infine è necessario considerare che non esistono ammortizzatori sociali per il professionista che non lavora, a differenza di altre categorie sostenute dallo Stato nei periodi di disoccupazione.
Firmare la petizione sulla Certezza dei pagamenti per i professionisti. Tutti coloro che desiderano dare il loro supporto all’iniziativa, possono collegarsi al sito della petizione: http://certezzapagamenti.altervista.org/ e sottoscriverla, lasciando nome, cognome e indirizzo e-mail.
Intervista a cura di Mauro Ferrarini.

streaming corso prot civ - sismica

Da il giornale della protezione civile:



Microzonazione sismica: workshop in diretta web

Il Dipartimento della Protezione civile trasmetterà in diretta streaming i lavori di un seminario dedicato a risultati e applicazioni degli studi di microzonazione sismica

Martedi 21 Maggio 2013 - Attualità -

Dalle 9.00 del 22 maggio sarà possibile seguire in diretta sul sito internet del Dipartimento della Protezione civile (http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/homepage.wp) gli interventi e i dibattiti del workshop "Strategie di mitigazione del rischio sismico. La microzonazione sismica, esperienze, risultati e applicazioni dal 2008 al 2013"



Il seminario si svolge a Roma (22 e 23 maggio) con partecipazione riservata ai soli invitati accreditati, ma i due giorni di lavori potranno essere comunque essere seguiti da tutti grazie alla diretta in streaming.

"Obiettivo del workshop - rende noto il DPC - è fare il punto su quanto è in corso di realizzazione sulla microzonazione sismica in Italia e focalizzare l'attenzione sulle prospettive future in campo scientifico e di applicazione sul territorio. Il convegno è organizzato in due giornate: nella prima sarà analizzato l'impatto sul territorio e lo stato di attuazione dei programmi avviati da Regioni e Enti locali con i fondi dell'articolo 11 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009; nella seconda sarà definito il percorso utile al miglioramento procedurale e tecnico relativo all'applicazione degli studi di microzonazione sismica per la pianificazione dell'emergenza, la pianificazione territoriale e la normativa tecnica per le costruzioni".



A conclusione delle due giornate di lavoro, una tavola rotonda con esperti internazionali approfondirà quanto realizzato in altri Paesi e le possibilità di coordinamento a livello europeo.



Il convegno è organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche - IGAG (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria).

Torino, GIS e geologi, qualche speranza?


 Studenti e neoiscritti !
Applicatevi all'uso del GIS !

Non avete scuse, imparate ad usare il GIS correttamente. 
E' sempre più necessario e facile comprenderlo ed usarlo in quasi tutti gli aspetti della professione (e dello svago....) .

ecco alcune idee:
CORSI PRESSO L'UNIVERSITÀ DI TORINO

Sistemi Informativi Geografici (interfacoltà)
http://www.econ.unito.it/corsi/info2/sistinfgeo

Laboratorio CAD-GIS (AGR0142)
Corsi di laurea della Facoltà di Agraria
link lab CAD GIS


CORSI PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO

link a corso strumenti cartografici per la rappresentazione   Molto altro su http://www.ecdlgis.polito.it/corsi_formativi_gis  


Alla attenzione di tutti il convegno:

La nostra GEOMATICA quotidiana
19 aprile 2013
Museo Regionale di Scienze Naturali
via Giolitti 36 - Torino

Piccoli cantieri. Terre e rocce da scavo, gestione di quantitativi minori di 6000 m3.


Il dilemma...

Si trattano come se il quantitativo fosse superiore: è ciò che viene ispirato e richiesto in Piemonte da molte "autorità competenti".

Non sono soggette al D.M. 161/2012, in quanto in risposta a un quesito posto dall’Ordine dei geologi dell’Umbria, la Segreteria tecnica del Ministero chiarisce con una nota che il decreto n. 161/2012 “non tratta l’argomento in quanto l’art. 266, comma 7, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 così come modificato dall’art. 2, comma 45-bis. D.lgs. n. 4 del 2008 indicava la necessità di un diverso decreto in quanto: Con successivo decreto, adottato dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, delle attività produttive e della salute, è dettata la disciplina per la semplificazione amministrativa delle procedure relative ai materiali, ivi incluse le terre e le rocce da scavo, provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i seimila metri cubi di materiale nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia. ”

 
Secondo l’Ance, Associazione nazionale dei costruttori edili, e anche secondo noi, la nota del Ministero crea però nuove incertezze applicative dalle quali possono derivare i seguenti comportamenti operativi oltre al precedentemente accennato:
 
1. Trattare i materiali come rifiuti e quindi conferirli in discarica o impianto di trattamento;
2. Ricomprendere i materiali nell’ambito della categoria dei sottoprodotti di cui all’art. 184 bis del D.Lgs. 152/2006, al ricorrere delle relative condizioni, anche se in assenza dello specifico decreto.

Alcune regioni hanno già emanato norme (transitorie) per i piccoli cantieri.

Il Friuli Venezia Giulia
Si tratta dell’art. 199 della legge del Friuli Venezia Giulia 21 dicembre 2012, n. 26. il Consiglio dei Ministri dell’8 febbraio scorso ha deciso di impugnarlo dinanzi alla Corte Costituzionale.
Il Veneto
La Liguria

Crolli in roccia, sintesi dei risultati del progetto MASSA



Si è svolta nei giorni scorsi a Nizza (F) la presentazione dei risultati del progetto di ricerca MASSA Medium and Small Size rock fall hazard Assessment, dedicato al tema della pericolosità da caduta blocchi nell’ambito del Programma Interreg ALCOTRA Alpes Latines Coopération TransfrontalièreProgetto che ha avuto come capofila capofila: CNRS Geosciences Azur
Altri soggetti partecipanti:
  • Université Joseph Fourier
  • BRGM
  • CETE Méditerranée
  • ARPA Piemonte
  • Regione Autonoma Valle d’Aosta
  • Politecnico di Torino
  • Provincia di Torino
  • Crealp

Il progetto MASSA si è articolato in tre fasi:

  • Studio comparato dei metodi rapidi ed operativi di identificazione e valutazione della pericolosità legata ai fenomeni di caduta massi utilizzati in Italia, Francia e Svizzera ;
  • Analisi del fenomeno dei crolli in roccia di taglia media (tra 103 e 105 m3), che pongono problemi acuti e continui ai decisori ed agli organismi che operano sul territorio ;
  • Sintesi dei risultati dei due prime fasi attraverso la redazione di documenti di sintesi, l’archiviazione e la distribuzione dei dati acquisiti sui siti sperimentali nonché alla proposta di metodologie comuni di valutazione della pericolosità.
Tutto il materiale prodotto sarà disponibile sul sito:
http://massa.geoazur.eu/home/fr_home.php

Il punto sulla zonazione sismica in Piemonte

26 ottobre 2012 - Giornata di studio sulla prevenzione del rischio sismico in Piemonte

 
A trent’anni dalla classificazione sismica di 41 comuni piemontesi e a circa un anno dall’entrata in vigore della nuova classificazione sismica, la Regione Piemonte ha organizzato lo scorso ottobre presso il Centro Incontri in Corso Stati Uniti 23 a Torino, un momento di confronto per gli operatori del settore con l’obiettivo di contestualizzare e illustrare le scelte normative e tecniche che si sono succedute negli ultimi anni nell’ambito della prevenzione del rischio sismico.
All'indirizzo http://www.regione.piemonte.it/oopp/rischio_sismico/index.htm è possibile scaricare:
  • la presentazione sulla classificazione sismica e le procedure in ambito edilizio ed urbanistico
  • la presentazione sul terremoto del 1808
  • la presentazione sulla rete sismica in Piemonte
  • la presentazione sulla microzonazione sismica
  • la presentazione sulle norme tecniche sulle costruzioni
In questo contesto sono stati presentati in attuazione dei disposti dell’art. 2, comma 1, lettera a) dell’OPCM n. 3907/2010, in collaborazione con il Politecnico di Milano - Dipartimento di Ingegneria Strutturale, gli studi di Microzonazione Sismica – Livello 1 per i comuni di Perosa Argentina, Pinerolo, Sant’Antonino di Susa e Torre Pellice in provincia di Torino.


Per ogni comune investigato sono stati prodotti:
Carta geologico-tecnica (scala 1:5.000)
Carta delle Indagini (scala 1:5000)
Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS) (scala 1:5000)
Banche dati
Relazione illustrativa

Per i 4 comuni oggetto di studio sono disponibili su richiesta (sismico@regione.piemonte.it) gli elaborati cartografici in scala 1:10.000 e correlata relazione illustrativa.

Regione Piemonte Carta della base dell'aquifero superficiale - Variazioni

E stato recentemente pubbicato l"Aggiornamento della cartografia della base dell’acquifero superficiale nelle aree di pianura alla scala 1:50.000 e revisione dei parametri numerici relativi ai criteri tecnici orientativi – Legge Regionale 30 aprile 1996 n.22, art.2, comma 7."

Non avendone dato notizia, è il caso almeno di avvertire che i dati scaricati dal 21/01/2013 al 06/02/2013 contengono alcuni errori pertanto non vanno utilizzati. Così comunica le Regione Piemonte.

I dati sono scaricabili alla pagina
http://www.regione.piemonte.it/acqua/documentazione.htm#02

Il lavoro integra ed aggiorna la cartografia e la relazione contenuta all’Allegato 1 della D.G.R. n. 34-11524 del 3 giugno 2009 che rimane sostanzialmente valida come descrizione dell’approccio scientifico generale e alla quale si rimanda per le parti invariate e per gli approfondimenti metodologici.
Per quanto concerne il territorio della provincia di Cuneo resta vigente la D.D. n. 267 del 4/08/2011.

Si tratta di una carta indispensabile per ben affrontare il tema pozzi domestici e geotermia.


Seminario sui :
Concetti pratici di statistica applicata alla sismologia di interesse per il geologo professionista
prof. Francesco Mulargia - prof. Silvia Castellaro

Programma:
9.00 – 9.15 Registrazione partecipanti     9.15 – 9.30 Saluti

Sez 1 - COME SI SCRIVONO I NUMERI

9.30-10.30 [F. Mulargia] teoria di base delle incertezze propagazione degli errori

10.30-10.45 [S. Castellaro] Ricaduta pratica:
Perché scrivere M = 6.1 è molto diverso da scrivere M = 6.10 ed è “moltissimo” diverso da M = 6.100
Perché Vs30 = 332.123 m/s è una cosa che non si vorrebbe mai vedere scritta
Cosa accetto scrivendo PGA = 0.166 g e rispetto ai risultati che deriveranno da questa scelta

Sez 2 - COME SI FA A DIRE SE DUE GRANDEZZE SONO UGUALI O DIVERSE

10.45-11.30 [F. Mulargia] il test di ipotesi (significato di media, di intervalli di confidenza, di distribuzione)
come si effettuano i confronti tra i dati in modo scientifico: perché M=5 e M=6 in statistica possono anche essere uguali mentre M=5 è diverso da M= 5.0?
11.45-12.00 [S. Castellaro] Ricaduta pratica: Rispondiamo alla domanda: qual è la magnitudo massima attesa in un sito?

S3 - COME SI FA A STIMARE UN LEGAME TRA DUE GRANDEZZE

12.00-13.00 [S. Castellaro] la teoria di base della regressione
Ricaduta pratica. Rispondiamo alle domande:
che relazione esiste tra MW, ML, MS, mB, MD, M0, ME… cosa devo usare? Come le devo usare?
che relazione esiste tra PGA e M?, tra Fa e VsH / Vs30?

13.00-14.30 [pausa]

14.30-15.30 [F. Mulargia] Il metodo di Cornell, la mappa di PGA0 del territorio Italiano, il tempo di ritorno
15.30-17.00 [F. Mulargia] La disaggregazione e la scelta delle magnitudo massime di riferimento (Teoria dei segnali: le basi delle basi", in pratica lo sviluppo in serie di Fourier e la teoria di base dei segnali spiegata i geologi)

17.00-17.30 [S. Castellaro] L'uso di tutti i parametri in gioco al fine di produrre un risultato di buon senso e – soprattutto - scientificamente corretto

Conclusioni e diabattito

Iscrizioni (30euro) e dettagli su http://www.geologipiemonte.it/
Nel medesimo sito, le slide del corso.

Certificatore energetico e titolo di laurea in geologia


Certificazione energetica degli edifici - Competenza del geologo


Il Consiglio Nazionale dei Geologi, in risposta ai quesiti posti in materia di iscrizione dei geologi all'elenco dei certificatori energetici degli edifici, ritiene (dicembre 2011) che, nelle more della definizione del complesso normativo, anche ai geologi, qualora abilitati a seguito di specifici corsi di formazione con superamento dell'esame finale, è consentita l'iscrizione all'elenco dei certificatori energetici degli edifici in quanto rientranti tra i "soggetti in possesso di titoli di studio tecnico scientifici".

Alla delibera è allegato un documento specifico che esamina l'intera questione.

Fonte: Consiglio Nazionale Geologi

Maggiori informazioni: http://cngeologi.it/2012/02/20/circolare-n-345-certificazione-energetica-degli-edifici-competenza-del-geologo/

iPo interazioni - previsione,

gestione informazione e responsabilità negli eventi idrologici estremi


Stato: Posti ancora disponibili
Inizio evento: Giovedì 18 Ottobre 2012, ore 09:00
Fine evento: Giovedì 18 Ottobre 2012, ore 18:00

Chiusura iscrizioni: Mercoledì 17 Ottobre 2012, ore 12:00
Luogo: Centro incontri Regione Piemonte - Torino, Corso Stati Uniti 23

Geologia Regionale del Piemonte

Il Dipartimento di Scienze della Terra; Scuola di Dottorato in Scienze della Natura e Tecnologie Innovative Dottorato in Scienze della Terra il 12 ottobre 2012 proporrà un Seminario in memoria di Ugo Pognante Pognante e Raffaella Ruffini dal titolo:
FRAMMENTI DELLA CROSTA ERCINICA NELLE ALPI OCCIDENTALI INTERNE
Aula Ruffini - Via Valperga Caluso 35, Torino
Programma:
9:00 Introduzione Ricordo di Ugo Pognante Ricordo di Raffaella Ruffini
9:30 J.F. von Raumer - Pre-Mesozoic Alpine basements, their place in the European Paleozoic frame work: an introduction
10:30 B. Lombardo, S. Ferrando - Il Massiccio dell’Argentera e il metamorfismo di AP-AT nell’Unità Gesso-Stura-Vésubie
11:00 M. Maino - Le rocce erciniche nella Zona brianzonese ligure 11:30 M. Gattiglio, A. Borghi, P. Mosca - Le rocce prealpine del Massiccio d’Ambin
12:00 M. Beltrando, R. Compagnoni - Relitti prealpini nei Massicci Cristallini Interni e nella Zona Sesia
12:30 Discussione

Il seminario non dispone ancora di richiesta APC, stiamo cercando di attrezzarci per richiederla eventualmente in maniera autonoma dall'università.

open GIS GVsig corso introduttivo

Ritengo utile segnalare



Introduzione a gvSIG

in collaborazione con:
- Ordine dei Geologi della Campania
- Geologi.it

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costo Euro 0,00
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Introduzione a gvSIG
Corso accreditato dalla Commissione Nazionale APC
con 16 crediti
gvSIG è un potente strumento Desktop GIS basato su architettura Java, che è stato concepito per fungere anche da Client per GDI.
Supporta standard OGC WMS, WFS, WCS e Catalog Services, come anche servizi e formati dati proprietari. gvSIG permette di visualizzare, analizzare ed editare dati geografici, oltre a permettere di configurare layout di stampa in varie risoluzioni e formati.
gvSIG offre anche tutte le funzioni spaziali e supporta molti formati raster e vettoriali.
Sono disponibili molte funzioni tra le quali georeferenziazione, misura delle superfici, lavoro organizzato in tabelle (connessioni e relazioni), etichettatura, e molte altre.
Nel corso di formazione Desktop GIS gvSIG saranno trattati i seguenti contenuti:
istallazione e proprietà del sw;
visualizzazione e gestione delle informazioni;
trattamento immagini raster;
analisi visuale;
editazione;
geoprocessing;
sistemi di proiezione italiani;
allestimento cartografico.
SI RIVOLGE A:
Professionisti che intendono avvicinarsi all’uso del GIS con una piattaforma OpenSource

DOCENTE:
Mattia Giovannini e Simone Gadenz

ORARIO E SEDE
Sede del corso: Online
Durata del corso: 9 lezioni
Date: a discrezione dello studente
http://corsigis.geoexpo.it/cat042.htm

Pubblicata la nuova modulistica per l'edilizia. Grosse novità a livello regionale

La Regione ha pubblicato le nuove
PROCEDURE DI GESTIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITA’ URBANISTICO – EDILIZIE AI FINI DELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO SISMICO

Comportano delle procedure in cui il geologo ed il geotetecnico intervengono.
Infatti nella nuova modulistica, anche per merito dell'attività del Consiglio dell'Ordine sono stati precisati meglio i documenti essenziali da accludere alle pratiche edilizie.

Ad esempio:
... 1.3
Documentazione grafica e tecnica insufficiente per: 3.1 mancanza di particolari costruttivi significativi ai fini della definizione delle soluzioni strutturali adottate; 3.2 mancanza di tavole grafiche; 3.3 relazione geologica e relazione geotecnica insufficiente o inesistente; 3.4 carenza di spiegazioni in merito alla relazione di calcolo; 3.5 carenza di elaborati tecnici richiesti dalla Normativa Tecnica vigente.
Una documentazione grafica o tecnica insufficiente è sanabile tramite la richiesta di atti integrativi da inoltrare entro il termine improrogabile di 30 giorni, scaduto il quale si procederà alla sospensione dei lavori ai sensi dell'articolo 97 del D.P.R. 380/2001.


Oppure nella "DENUNCIA LAVORI DI COSTRUZIONE IN ZONA SISMICA " si nota che:
Alla presente allega:
n. …. copie della relazione tecnica, comprensiva di un descrizione generale dell’opera, dei criteri generali di analisi e verifica e relazione sismica sulle indagini descriventi la pericolosità sismica locale del sito di costruzione
....
n. …. copie relazioni specialistiche (relazione sulle fondazioni, relazione geologica e relazione geotecnica)

Tutte le documentazioni a riguardo si trovano alla pagina
http://www.regione.piemonte.it/oopp/rischio_sismico/index.htm

Emergenza e web 2.0

Chi lo avrebbe detto che Unito è così avanti? Oppure hanno scelto il cavallo giusto? Se qualcuno sa di cosa si tratta e come funziona, magari avendo seguito la presentazione al PROTEC, posti un commento.

Qui di seguito posto la notizia come trovato sul web:

L' alluvione e le mappe «condivise»
Smartphone e tablet per condividere le informazioni con la Protezione civile e documentare i danni dell' alluvione . A pochi giorni dalla calamità che colpì la lunigiana, Elena Rapisardi, dottorando presso Unito ed esperta in gestione delle informazioni in emergenza, era «sul campo», ma anche in Rete, scambiando tweet , foto, video. «Si tratta di passare dalla partecipazione emotiva alla condivisione verificata e utilizzabile», spiega Rapisardi che dal 2005 si occupa di progetti per l' utilizzo del Web 2.0 nelle situazioni di crisi. Lo fa formando nuove leve di volontari - «cittadini sensori» - attraverso la Sala Operativa 2.0 della Protezione civile della Val di Cecina, tra Pisa e Livorno. Tesi e progetto del suo dottorato al dipartimento di Scienze della Terra dove con il NatRisk dell' Università di Torino il mondo scientifico-accademico fa sistema con quello dei soccorsi e dei cittadini. Immagini geolocalizzate, blog e crowdmap (mappe collettive) sulla piattaforma software Ushahidi («testimone» in swahili) sono state utilizzati dopo il terremoto di Haiti e lo tsunami in Giappone. «Integrare i nuovi media rende più immediata la comunicazione operativa tra Protezione civile, pompieri, strutture di soccorso». Sulle mappe di Google ogni intervento diventa un punto cliccabile, con testi e immagini che descrivono l' intervento. Attraverso Storify - un aggregatore di social network - poi è possibile avere una lettura multimediale e aggiornata della situazione. Modelli teorici che l' emergenza ha già reso concreti per esempio per trovare persone scomparse e arginare in tempo incendi. Luisa Pronzato da articolo Pagina 49 (10 dicembre 2011) - Corriere della Sera
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_dicembre_10/pronzato-alluvione-mappe-condivise_dddb036e-2315-11e1-bcb9-01ae5ba751a6.shtml

Altre info su:
http://crisiscampitaly.wordpress.com/programma-interventi/
http://www.natrisk.org/datapage.asp?id=46&l=1
http://www.govloop.com/group/emergencyandcrisismanagement/forum/topics/scientific-community-media-to-document-an-emergency-event
http://www.protec-italia.it/relatori.php?id=7

Appello NUOVE CARG

Ci è pervenuto il seguente appello, lo inoltriamo, sperando in tempi migliori.
Certo sarebbe bello che una volta realizzata una carta, venisse presentata ufficialmente a noi geologi che ne siamo i principali fruitori.

Firmate l'Appello per il Rilancio della Cartografia GeologicaLa cartografia geologica è uno strumento fondamentale per conoscere il territorio, per pianificare il suo uso sostenibile, per prevenire e ridurre i danni causati da pericoli naturali, ad esempio alluvioni e terremoti, per individuare risorse, come l’acqua, proteggerle ed utilizzarle in modo corretto. Il Progetto CARG (CARtografia Geologica) prevede la realizzazione di 652 fogli geologici alla scala 1:50.000 che coprirebbero l’intero territorio nazionale ma, ad oggi, ne è stato realizzato solo il 40% ed il progetto è fermo. Tre società scientifiche - Società Geologica, Società Paleontologica e Associazione Italiana di Vulcanologia- hanno promosso la stesura di un appello pubblico mediante il quale la comunità scientifico-tecnica chieda con forza alla società civile ed alle sue espressioni politiche di rilanciare il progetto CARG. La Fist Geoitalia Onlus sostiene l'iniziativa promuovendo la sottoscrizione alla petizione , indirizzata al Presidente della Repubblica, pubblicata suhttp://www.geoitalia.org ; la petizione è stata firmata da tutti i presidenti delle società ed associazioni federate a Geoitalia Onlus, dal Presidente del Consiglio nazionale dei geologi, dai rappresentanti delle Scienze della Terra presso il Consiglio Nazionale Universitario. Firmate la petizione per la ripresa del finanziamento pubblico al Progetto CARG sul sito http://www.geoitalia.org e fatevi promotori dell'iniziativa! Silvio Seno Presidente Geoitalia, Federazione Italiana di Scienze della Terra, Onlus

il telefono oggi è bussola clinometro GPS CAD

Tutti sanno che sul telefono oggi possiamo leggere le mail predere foto ed inviarle.
Ma ci sono delle nuove operazioni che possono essere svolte dai telefoni intelligenti, gli smartphone, che basandosi su sosfisticati sistemi operativi offrono a terze parti la possibilità di sviluppare applicazioni interessanti per il geologo.

Il telefono per questo tipo di applicazioni deve avere il GPS e la bussola.
Iphone Apple, e i terminali con Android e altri sistemi evoluti hanno tutto ciò (ma è sempre bene controllare questi prerequisiti).

Una volta procuratoci un telefono adatto, e parliamo di telefoni da circa 150 euro in su e non di terminali dai costi esorbitanti. Dobbiamo installare su questi le applicazioni (apps) desiderate, che possono essere gratuite o costare pochi euro!

La bussola: ve ne sono moltissime con clinometro lettura del dip, registrazione dati di campagna ecc.

Il GPS: anche qui vi sono molte cosiddette "apps" che gesticono le tracce e i punti GPS permettendo di scaricarli in diversi formati.

Il CAD sembra un sogno ma ora è addirittura visionare un disegno in formato DWG su uno smartphone.

Fatto accenno a questi punti, lascio ai commenti dei lettori la richiesta di informazioni su alcuni aspetti ,su cui sono in grado di trattare in quanto utilizzatore di questi aggeggi.
MT

Abrogato l'Ordine?

Indiscrezione secondo cui la bozza della manovra economica, che andrà giovedì all'esame dei Consiglio dei ministri, prevedrebbe l'abolizione di alcuni Ordini professionali.

ANSA:"Si dice che verranno abrogate le norme che, attraverso gli Ordini professionali, salvo che per farmacisti, notai, autotrasportatori e architetti, restringono l'accesso o introducono regole per l'esercizio della professione".

Qui una bozza di quanto in discussione:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1690009.pdf
alle pagine 15 si parla di fondi pensione e alla pagina 69 di riordino delle professioni.

Non è proprio così leggendo il testo riportato qui sopra, o almeno ci sono speranze.
Una proposta pare essere il silenzio assenso all'iscrizione.
Comunque la normativa che ne seguirà modificherà profondamente l'attività della professione.

Ora abbiamo un elenco ufficiale della professioni forti nel paese (a cui aggiungerei i taxisti) ovvero proprio di quelle nei confronti di cui si dovrebbe agire come attività di liberalizzazione. Notai, farmacisti, avvocati, architetti, ingegnere, autotrasportatori. I medici non ci sono perchè dipendono da un altro ministero.

Torino geoitalia 2011 moltissimi punti APC


    A seguito dell’entrata in vigore del programma di Aggiornamento Professionale Continuo (APC) tutti i workshop, scuole, corsi brevi (19 e 20 settembre 2011) ed i Congressi (21, 22 e 23 settembre) come di seguito proposti danno luogo all’acquisizione dei crediti per l’Aggiornamento Professionale Continuo relativo al triennio 2011/2013.



    • Introduzione a GRASS, GIS open source

    • Tecniche di fotogrammetria digitale e laser scanning per lo studio della stabilità dei versanti in roccia

    • Cartografia geochimica europea Rischi geologici e salvaguardia del patrimonio culturale

    • La geologia tra formazione universitaria e attività professionale

    • I metodi elettromagnetici aerei applicati a modellazione e gestione delle acque sotterranee

    • Storia e archeologia per le Scienze della Terra

    • Effetti del cambiamento climatico sulle risorse naturali e sui rischi: stima degli impatti e sviluppo di misure di adattamento

    • Gestione terre e rocce da scavo Analisi di rischio di siti contaminati

    * i crediti saranno richiesti direttamente dal Consiglio Nazionale dei Geologi, organizzatore della sessione, alla Commissione Nazionale


    Per saperne di più ed iscriversi a prezzo scontato entro il 15 aprile


    http://www.geoitalia.org/

    Dal 16 marzo quasi stop ai ritardi dei pagamenti

    Dal 16 marzo quasi stop ai ritardi dei pagamenti
    Tra una settimana entra in vigore la direttiva europea sui ritardi dei pagamenti, la misura molto attesa dalle imprese, in particolare dalle PMI.

    In seguito all'approvazione finale da parte del Consiglio dei Ministri dell'UE il 24 gennaio scorso, il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea e sarà effettivo dal 16 marzo.

    Da questa data gli Stati del'Unione europea avranno a disposizione due anni di tempo per recepire la norma e trasformarla in legge nazionale. Il fatto ha particolare rilevanza soprattutto negli Stati in cui i ritardi dei pagamenti, soprattutto quelli della pubblica amministrazione, mettono a rischio i conti delle imprese fornitrici, che sono nella maggioranza dei casi di dimensioni medie e piccole.

    L'Europa si fa portavoce delle istanze delle PMI. Secondo la direttiva, approvata nel quadro delle azioni previste dallo Small Business Act dell'UE, le pubbliche amministrazioni saranno obbligate a pagare le fatture entro 30 giorni, con poche eccezioni che portano il termine a 60 giorni, ad esempio per il settore sanitario. La mora prevista in caso di ritardato pagamento equivale all'interesse legale dell'8% e sarà applicata automaticamente sull'importo dovuto.

    Anche i pagamenti tra imprese sono coperte dalla nuova direttiva: il termine fissato è di 60 giorni, fatti salvi eventuali accordi tra le parti, che comunque non possono essere vessatori nei confronti delle imprese più piccole. La Commissione europea ha stimato in circa 180 miliardi di euro la liquidità corrispondente ai ritardi dei pagamenti in Europa, dei quali circa un terzo riguarderebbero solo l'Italia, il Paese con il più alto numero d'imprese dell'Unione. Anche il Parlamento europeo, che aveva dato il suo assenso alla direttiva alla fine dell'anno scorso, ha espresso la sua soddisfazione.

    9/3/2011 www.giornal.it