Nuova classificazione sismica 2010 R.P.

Non stenterei a credere che la pubblicazione sul BURP, e quindi l'entrata in vigore della nuova classificazione sismica 2010, venga rinviata sine die alla prossima legislatura.
In Provincia di Cuneo la maretta è notevole e viene cavalcata dai candidati regionali e dagli enti di rappresentanza.

M.T.

2 commenti:

  1. http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2010/corrente/siste/00000244.htm

    Purtroppo è stata pubblicata ed il testo è devastante per chi ha un edificio in costruzione in zona 3 ex 4

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  2. Cirio (PDL)chiede revoca delibera che aggiorna zone sismiche
    da: http://www.targatocn.it
    Il Consigliere regionale Alberto Cirio ha scritto al Presidente della Regione Bresso ed agli Assessori competenti per richiedere ufficialmente e con la massima urgenza, la revoca della Delibera n. 11-13058 del 19 gennaio 2010, che prevede un aggiornamento ed un adeguamento dell’elenco delle zone sismiche. Ha commentato Cirio: “Questo provvedimento classifica in zone a rischio sismico di 3° livello circa 200 Comuni che prima non erano vincolati dagli obblighi derivanti dal rispetto delle prescrizioni speciali previste e coinvolge una vasta parte della Provincia di Cuneo. Non voglio discutere il fatto che si debbano assumere tutte le cautele previste per precauzione, ma a mio parere non è stato valutato attentamente l’impatto che questa diversa classificazione potrà avere sui cantieri in atto”. Ha continuato Cirio “Infatti, dal momento dell’efficacia della nuova classificazione, cioè dopo 120 giorni dalla pubblicazione, i titolari di permessi di costruire non ancora ultimati, devono entro 15 giorni assicurare la conformità dell’edificazione in corso, ai diversi e più restrittivi parametri edificatori connessi alla nuova classificazione e questa vale come autorizzazione alla prosecuzione dei lavori. Se questa asseverazione non può essere data, oppure se non è possibile adeguare l’intervento ai nuovi parametri, la norma dispone che l’ufficio tecnico comunale revochi il permesso di costruire, ordinando la demolizione della parte già edificata. Inoltre i tecnici del settore segnalano come non sia agevole e talvolta impossibile, apportare in corso d’opera i correttivi necessari. I tecnici comunali sono poi in allarme, essendo evidente la loro impreparazione a garantire improvvisamente l’applicazione di una norma assai complessa e che non conoscevano, operando in zone esonerate”.

    Ha concluso Cirio: “La Delibera in oggetto, anche se incide pesantemente sulla pianificazione urbanistica e sulla gestione dell’ordinaria attività edilizia, non è stata sottoposta al necessario parere della Conferenza Regione ed Autonomie Locali: questo fatto configura una violazione della legge regionale che disciplina la partecipazione al procedimento dei rappresentanti del sistema delle Autonomie Locali. Pertanto ho richiesto alla Presidente ed agli Assessori competenti, proprio per rispettare le condizioni di regolarità del procedimento, di provvedere immediatamente alla revoca della Delibera, proponendo di sottoporre il provvedimento al parere della Conferenza Regione ed Autonomie Locali, al fine di concordare in quella sede termini di applicazione più ragionevoli. Questo per poter tutelare maggiormente quelle migliaia di famiglie e di aziende piemontesi e cuneesi che, in questo momento di particolare crisi economica, rischiano di vedersi fermare i lavori, creando ulteriori gravi problemi all’economia del nostro territorio”.

    Mia nota personale:
    Asseverare (con perizia giurata) che una struttura progettata per la zona 4 prima del luglio 2008 è idonea a per la zona sismica 3 è come certificare che un auto euro0 è anche euro5 !

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